Ancora un viaggio tra le realtà radiofoniche in FM e web del nostro territorio, che trasmettono con passione la loro di passione. E spesso sono l’unica vetrina audio per le band emergenti.
Oggi conosciamo meglio i ragazzi di “Materiale Resistente” di Radio Cooperativa. Gli esordi, i sogni, le emozioni della diretta che ancora oggi Mario Tio Tiozzo ed Elena Merlin provano ad ogni “on air”.
Ciao ragazzi e benvenuti su Metal In Italy. Quando e come nasce “Materiale Resistente”?
Mario Tio: Ciao Sixx grazie a te e a tutto lo staff Metal In Italy per questa opportunità. MR nasce nella seconda metà degli anni Novanta, fine ottobre 97 per l’esattezza, grazie a Ilaria Pege. Ilaria conduce la trasmissione fino ai primi mesi del 2001 quando decide di lasciare per dedicarsi ad altri progetti. Io insieme ad altri “personaggi” del panorama metal padovano e veneto frequentavamo la trasmissione, soprattutto io invadevo e mi presentavo lì in studio ed Ilaria mi accoglieva molto gentilmente e cercava di coinvolgermi, ma al tempo credo di aver presentato solo un pezzo.
Mi limitavo a portare qualche cd oppure segnalarle qualche band e qualche evento. Nel giugno del 2001 “mi son fatto coraggio” e dopo aver avuto l’ok dalla Redazione di Radio Cooperativa insieme a due amici, Marzio Quagliato (Warmonger/Unorthodox) e Daniele Varotto abbiamo continuato dove Ilaria aveva interrotto ovvero trasmettere hard rock & heavy metal a 360° con un occhio particolare alle band undreground e alle novità. I primi mesi sono stati di rodaggio, io soprattutto non avevo mai parlato davanti ad un microfono e per me l’inizio fu molto difficile. Devo dire che il feedback del pubblico fu subito molto positivo e i primi di ottobre dello stesso anno iniziammo ad intervistare le band della nostra scena veneta.
Dopo tre anni, prima Marzio e poi Daniele lasciano il progetto ed io rimango solo a condurre. Inizialmente ero un po’ spaventato dalla cosa, ma credo che il periodo dal 2004 al 2009 sia stato quello in cui sono cresciuto di più. Nel 2009 ho deciso introdurre una co-conduttrice, avevo bisogno di una mano in quanto il radio show stava crescendo e da solo la conduzione era diventata molto impegnativa inoltre avevo bisogno di nuovi stimoli ed idee. Negli anni hanno dato il loro contributo molte ragazze ed attualmente collaborano con me, alternandosi per la diretta in studio, Alessia ed Elena.
Elena Merlin: Ricordo ancora il momento in cui Mario mi ha proposto di vedere da vicino come funziona una trasmissione radiofonica, era giugno del 2012 e ci eravamo incontrati ad un motoraduno dove da lì a qualche ora si sarebbe esibita la Strana Officina. Lusingata per la proposta (conoscevo già lui e Materiale Resistente) non ci ho pensato due volte ad accettare. La “prima volta” ufficiale è stata qualche mese dopo, il 29 dicembre 2012: avevo paura anche solo a dire il mio nome al microfono… ma tempo qualche mese e ho scoperto che tutto sommato non mi riusciva neanche così male! Scherzi a parte, man mano notavo che mi piaceva molto parlare della mia passione, mi sentivo completamente a mio agio… in più era ed è un’ottima opportunità per conoscere sempre nuovi gruppi, cosa posso volere di più?
Quali sono, se ci sono, le difficoltà di preparare una trasmissione radiofonica che tenga conto dell’attualità musicale?
Mario Tio: Io Alessia ed Elena siamo grandi appassionati di musica hard & heavy e molte etichette discografiche ci offrono collaborazione con l’invio di promo. La cosa più difficile è essere sempre informati in maniera completa sulla scena locale, nazionale ed internazionale. Questo è anche uno dei principali motivi per cui nel 2009 ho deciso di introdurre delle collaboratrici. Le uscite discografiche sono sempre moltissime e spesso ahimè è facile che sfugga qualcosa.
Elena Merlin: La trasmissione è preparata perlopiù da Mario, è lui che fa il grosso di tutto selezionando i pezzi da mettere di volta in volta, le band da intervistare e le news degne di nota. Ha decisamente molta più esperienza nel settore, io mi limito a proporre gruppi da intervistare (cerco di approfittarne per coinvolgere band mai intervistate) e a registrare qualche intervista con dei “big” italiani ed internazionali del nostro settore.
Come descrivereste il panorama musicale italiano dell’underground?
Mario Tio: La scena è piena di band molto interessanti e quello che cerchiamo di fare con MR è, nel nostro piccolo, dare il più possibile visibilità a queste realtà. Io sono convinto che dovrebbero esserci più trasmissioni come MR e non solo in onda su emittenti popolari e indipendenti come Radio Cooperativa.
Elena Merlin: La scena è attivissima! E’ bellissimo vedere così tanti gruppi meritevoli che non mollano e credono ancora nel metal, per non parlare delle molte che tuttora nascono. E’ giusto fare il possibile perché emergano. Nel nostro piccolo credo che la cosa ci stia riuscendo bene perché lo spazio che dedichiamo loro è ampio, molto spesso le interviste in diretta sono con band giovani e alle prime pubblicazioni.
Avete da poco pubblicato il bill del Padova Metal Fest. Come nasce, innanzitutto, questa idea?
Mario Tio: Il merito e l’idea non nasce da noi ma da DEMIAN, MAX, ed ANGUS rispettivamente batterista, cantante e manager dei MAD AGONY, con lo scopo di dare vita e coesione alla scena metal locale, attirare l’attenzione dei media e del pubblico sul filone musicale che nella città patavina ha sempre avuto un forte fermento. Io ovviamente ho subito supportato l’iniziativa, dal 2013 presento il festival con le mie collaboratrici e nel 2014 lo staff ha deciso di coinvolgermi anche per tutte le fasi organizzative. Sono contento di far parte attiva dello staff soprattutto perché sono entrato in un momento in cui il festival è cresciuto moltissimo. Io e tutto lo staff siamo prima di tutto dei grandi appassionati ma abbiamo la consapevolezza di non essere dei professionisti, riconosciamo i nostri limiti ma cerchiamo di colmarli con la serietà e puntualità. Come immaginerai non basterebbe un’intervista per descriverti e raccontarti cosa è successo soprattutto in questi ultimi anni ma ricevere i complimenti dalle band, l’abbraccio e il sincero ringraziamento da Tony Dolan, Blaze Bayley e soprattutto dal pubblico ripaga tutte le fatiche e le problematiche affrontate.
Come sono state scelte le band di questa edizione?
Mario Tio: Ci tengo a precisare che è stato molto difficile, come affermavo prima, trovo che la scena italiana sia piena zeppa di band interessanti. Abbiamo avuto oltre 150 proposte e puoi immaginarti la difficoltà dello staff ad ascoltare tutto e selezionare. Alla fine ci siamo riusciti, abbiamo ascoltato e valutato tutte le possibili candidature. Ovviamente sono rimasti fuori dei gruppi molto validi, questa è la cosa che mi dispiace di più, ma abbiamo cercato di proporre un bill omogeneo dando spazio anche alle realtà più piccole ed emergenti.
Come credete sia cambiato il ruolo delle radio negli anni anche a fronte dell’avvento di nuove piattaforme?
Mario Tio: Devo dire che vedo nascere nuove streaming radio ogni giorno e credo che sia, per certi aspetti, una cosa positiva ma per altri negativa in quanto tutto ciò rischia di diventare molto dispersivo. Infine trovo ancora che il segnale con frequenze FM Stereo sia ancora molto importante e trovo lo streaming utilissimo se complementare ad esso. Per quanto riguarda le piattaforme tipo Spotfy, Google Play, Youtube e la rete in generale personalmente in questi ultimi anni hanno influenzato moltissimo i contenuti e le modalità di conduzione del radio show in quanto un tempo avevamo la fortuna di trasmettere moltissime esclusive e anteprime ora chiunque in un modo o nell’altro trova tutto nel web. Dal mio punto di vista trasmissione è diventata più un approfondimento.
Elena Merlin: Sono d’accordo sul fatto che ci sia molta più dispersione. Trasmettere un programma radiofonico ormai è alla portata di tutti, se si ha un minimo di strumentazione lo si può fare senza troppe difficoltà anche da casa. Il che è positivo, se chi lo fa è appassionato e competente, ma non sempre è così. Più di una volta mi è capitato di ascoltare speaker sbagliare nozioni che nel nostro ambiente sono basilari, questo perché manca la voglia di verificare prima quanto si andrà a dire a microfoni aperti… cosa che invece è fondamentale visto che si tratta di fare informazione.
Come descrivereste la magia di fare radio e, soprattutto, di ascoltare?
Mario Tio: Non me ne rendo sempre conto quando trasmetto ma trovo che diffondere nell’etere la musica che si ama sia una cosa straordinaria. A volte me ne rendo conto di più quando ascolto altre trasmissioni… Sì perché personalmente sono un grande appassionato della radio fin da quando ero bambino ed ascolto altre trasmissioni. Ovviamente preferisco le musicali.
Elena Merlin: Hai usato la parola giusta, fare radio è veramente magico. Ogni volta l’ora e mezza di trasmissione vola, parliamo di cose che ci piacciono ed intervistiamo gruppi che ammiriamo, abbiamo l’opportunità di dire la nostra in una maniera “preferenziale”, non si tratta di una semplice chiacchierata tra amici ma diffondendola nell’etere c’è la possibilità di creare dibattiti e scambi di opinioni… e sì, ogni tanto riceviamo anche dei bei complimenti dai nostri ascoltatori quindi anche l’autostima ne esce rinforzata! Peccato solo trasmettere una volta a settimana…
I vostri riferimenti.
MATERIALE RESISTENTE ogni domenica dalle 20.05 su Radio Cooperativa di Padova
http://www.materialeresistente.it
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