Nello spazio dedicato alla presentazione delle band oggi vi parliano di Tomorr, aati a Empoli (FI) nel 2017, il trio è battezzato con il nome della montagna che si staglia sopra Berat (Albania), la città dalle 1001 finestre.
Ispirati dalla musica folkloristica albanese (da cui ereditano il linguaggio per alcuni dei loro testi), il loro sound è radicato nel doom metal più aspro, infuocato da ritmi tribali e cupe atmosfere. I Tomorr suonano Rural doom, le immagini e le ambientazioni della band, come racconti persi nel tempo, prendono vita nel mondo rurale degli antichi angoli senza cemento, vissuti in lentezza e fatica; nel cattivo tempo, tra i frutti della terra che si fanno spazio tra le pietre, da sempre nemiche e mura.
L’album di debutto dei Tomorr (S/T) è un nostalgico e ruvido viaggio attraverso rovine ereditate da antiche abitudini. La lentezza e la fatica di antiche pratiche di un mondo rurale che non concede niente. L’ostinazione contro una maledetta, ma splendente pietrosa madre. Un inno ai più isolati villaggi, inconsapevoli guerrieri contro il cemento. “Tomòrr”, fuori dal 6 novembre 2020 è prodotto da Tomorr e Acid cosmonaut records.
Disponibile in Cd Digipack, limitati a 300 copie.
Registrato, mixato e masterizzato da Zven all’Orange recording studio (Ponte Buggianese – PT).
Streaming: https://tomorr.bandcamp.com/releases
Jmeister: Guitars/vocals
Mostro: Bass
Chero: Drums
