Philip Anselmo (comunicato stampa): “Subito dopo un concerto ben riuscito a Dallas, mi sono iniettato nel braccio una dose letale di eroina e sono morto per quattro o cinque minuti. Non c’erano né musica meravigliosa né luci, niente di niente.
Poi, da quanto mi hanno raccontato in seguito, dopo venti minuti i miei amici mi hanno schiaffeggiato e versato dell’acqua in faccia per cercare di rianimarmi. Alla fine sono arrivati i paramedici e ricordo solo di essermi svegliato nel retro di un’ambulanza.
Allora mi sono reso conto che tutto ciò che volevo era tornare sul tour bus e avviarmi verso il prossimo concerto. Invece stavo andando in ospedale, dove sono stato dimesso dopo poco. In realtà non sono un eroinomane, ma sono comunque uno che assume droga per via endovenosa.
Ho imparato una lezione, e cioè che tutte le storie raccapriccianti che ho ascoltato in vita mia sull’andare in overdose e sull’eroina, sono vere. E da allora, nel corso del tour con i Pantera, mi sono rimesso completamente. L’ho fatto per i miei amici, per la mia famiglia, per me stesso e per i nostri fan”.