«Un fulmine a ciel sereno. Il nemico nascosto nell’ombra. Si narra di tal Jonathan Davis, espressione estrema del disagio americano, cantante psicotico capace di rappresentare quanto di più inquietante la musica rock abbia mai espresso. Ma non è solo questo a fare dei Korn il gruppo più evoluto del metal.
Ritmi nervosi, impulsivi, paranoici, al limite della confusione, voci sovrapposte, quasi fossero doppie personalità fra le più pericolose. Musica da serial killer, musica da padiglione follia, musica nuova, impensabile fino ad allora. Le tre direttive che si uniscono nel format korniano sono il postpunk industriale, il grunge e l’hip hop. Nessuno fino ad oggi era riuscito a conciliare l’inconciliabile. Nasce il crossover».
Di Claudio Sorge da uno speciale di Rumore (anno 2000).