Home Metal Story Metal Story: Lemmy e le sue origini nella working class!

Metal Story: Lemmy e le sue origini nella working class!

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«Sono nato a Stoke-on-Trent, nelle Midlands Occidentali, in Inghilterra, alla vigilia di Natale del 1945 con il nome di Ian Fraser Kilmister.
Stoke è il risultato di circa sei cittadine raggruppatesi nel tempo. Burslem era la peggiore, quindi non potevo che nascere lì. La zona era soprannominata The Potteries (terracotta, ceramica) e la campagna era annerita a causa delle scorie di carbone delle fornaci. C’erano orrendi cumuli di scorie lungo tutto il paesaggio e l’aria era impregnata del fumo delle ciminiere. Ero prematuro di circa cinque settimane: niente unghie, niente sopracciglia e tutto rosso in faccia. Il mio primo ricordo è che urlavo sempre: contro chi e per quale motivo, non lo so. Probabilmente una specie di matra: o forse stavo facendo le prove. Sono stato sempre un tipo precoce.

Dopo tre mesi dalla mia nascita il mio capriccioso padre se ne andò. Ci eravamo da poco trasferiti a Newcaste insieme alla nonna. Lui era stato cappellano della Royal Air Force durante la seconda guerra mondiale e mia madre era una giovane bibliotecaria carina che non aveva idea della duplicità del clero. Voglio dire, voi insegnate alla gente che il Messia era il frutto dell’unione tra la moglie di un vagabondo (fra l’altro vergine) e di uno spirito? E questo sarebbe il fondamento di una religione diffusa a livello mondiale? Non mi convince. Immagino che se Giuseppe si è bevuto questa, meritasse sul serio di dormire in una stalla!

Quando mia madre e il mio patrigno si sposarono, ci trasferimmo nella sua casa di Benllech, una località balneare sulla costa di Anglesey. Fu più o meno in quel periodo che cominciarono a chiamarmi Lemmy (caprone / pecorone). Credo fosse un modo di dire gallese. A scuola ero l’unico ragazzino inglese in mezzo a settecento gallesi e quel nomignolo era una presa in giro, uno scherno. Così sono diventato Lemmy da quando avevo circa dieci anni. Non ho sempre avuto i baffoni però… quelli li ho avuti dagli undici anni in poi.

Mia madre se la passava male, cercando di mantenerci da sola. Il suo primo lavoro fu di assistente ai tubercolotici, che era un cazzo di lavoro di merda».

Lemmy Kilmister