“Non ero nuovo al brivido del devasto assatanato che accadeva negli hotel, ma gli altri gruppi apparivano come dei pallidi dilettanti in confronto ai Van Halen. A Madison ci fermammo due notti: la band non era ancora così grande da attirare l’attenzione dei media più mainstream, pertanto potevano tranquillamente radere al suolo una stanza d’albergo e a nessuno sarebbe importato più di tanto, almeno finché ci fosse stato qualcuno ben disposto a regolare il conto – e la Warner lo era -.
La stanza di quella particolare sera era praticamente demolita. Non solo gli arredi erano stati sfasciati e/o gettati dalla finestra, ma l’avevano addirittura imbrattata di ketchup. Non imbrattata tanto per dire. Fu in quell’occasione che mi presentarono le Ketchup Queens, una coppia di deliziose ed esuberanti groupie che ostentavano un certo feticismo per le salse e condimenti vari. Al mio ingresso in quella stanza notai queste due belle ragazze completamente nude, sdraiate una accanto all’altra su uno dei due letti dell’hotel. I membri della band se ne stavano in piedi sopra di loro armati di bottiglie di ketchup. I ragazzi sparavano ketchup in ogni orifizio disponibile delle loro ospiti meravigliose, ma la mia attenzione nell’immediato si spostò sui volti delle ragazze: non avevano lo sguardo delle malcapitate, in qualche modo costrette a sottoporsi a questo genere di calvario! Se la stavano spassando e ridendo bellamente e risucchiavano ketchup come i lillà che si godono la dolce pioggia primaverile!”. Di Noel E. Monk, manager dei Van Halen dal 1978 al 1985
Attenzione Attenzione!!! Per il mese del Natale allieteremo i lettori con DANGER ZONE, uno spazio apposito dedicato a storielle pericolose e dannatamente tossiche!!!