Tre giorni fa vi abbiamo raccontato del cambio in line-up per i Methedras (leggete qui).
Abbiamo voluto saperne di più, così abbiamo chiesto al bassista della band di Monza, Andrea Bochi, innanzitutto cosa c’è dietro al cambio di formazione.
Dice Andrea:
“Questo doppio cambio di lineup è stato dettato prevalentemente da esigenze interne da parte degli ex membri coinvolti, per poter seguire al meglio le proprie priorità che non collimavano più con le esigenze di una band ormai attiva da 18 anni e sempre in costante crescita. Soprattutto adesso dopo il nuovo album le aspettative si sono dilatate quasi a dismisura, ci sono contratti internazionali da onorare, tour europei da fare e tutto questo ha influito sulla disponibilità personale dei singoli componenti.. c’è chi non ha problemi a seguire il carrozzone perchè non ha famiglie con figli o magari ha lavori in proprio potendosi permettere di gestire il tempo in autonomia al 100%, e invece c’è anche chi purtroppo è legato a lavori dipendenti molto limitanti con turni e reperibilità, oltre ad aver da poco avuto bimbi che sono ancora troppo piccoli per essere lasciati soli con l’altro partner, ed è per entrambi il caso di Claudio (ex voce) ed Eros (ex chitarra)”.
Si è sentita quindi la necessità di trovare un accordo:
“Da qui l’esigenza, trovata in comune accordo, di reperire nuovi membri che potessere portare avanti il discorso musicale senza snaturare troppo l’immagine della band.. inizialmente infatti erano previste solo figure turniste fisse che venissero a suonare o cantare dal vivo durante i tour, ma la band sarebbe rimasta inalterata e avrebbe continuato la linea artistica intrapresa anni fa… poi però nel tempo le cose sono cambiate, l’antica unione si è un pò allentata, alcuni cambi di rotta musicale dentro alcuni di noi ci hanno portato alla naturale conclusione che forse era meglio sostituire definitivamente i membri ormai più provati dagli anni e dagli sforzi con musicisti freschi e pieni di vitalità, e soprattutto privi di impegni sociali ingombranti.. da qui la decisione che tutti voi avete potuto constatare recentemente”.
Martina Lesley McLean e Daniele “Dani” Colombo sono quindi i nuovi volti dei Methedras. Cosa dire di loro?
“Riguardo ai nuovi entrati, ti posso dire in qualità di fondatore e ormai unico membro originale della band fin dal 1996, che sono persone incredibili, umanamente e musicalmente molto dotate, tra le migliori che abbia mai visto nella storia del gruppo!! Daniele, il nuovo chitarrista, in realtà è con noi già da un anno come session man e ha dimostrato un valore indiscutibile e oltre ogni aspettativa, arrivando a ricevere personalmente i complimenti da personaggi del calibro di Lance Harrison e David Vincent, è un vero mostro della sei corde, con un tocco e un gusto unici che non ci fanno certo rimpiangere Eros, anche in termini compositivi, infatti è già al lavoro insieme al batterista su nuovi spettacolari pezzi, conditi da quella sua venatura prog aor che conferisce una classe immensa alla tradizionale botta thrash/death, noto marchio di fabbrica Methedras”.
La novità è rappresentata soprattutto dall’innesto di una voce femminile che va a sostituire quella maschile:
“Ci serviva un sostituto in grado di prendere la pesante eredità di Claudio, che è ritenuto uno se non il migliore in ambito underground estremo, con una potenza vocale davvero inimitabile, quindi mi sarei aspettato una ricerca lunga e difficile, con la paura di rischiare di emulare chi ormai non ci sarebbe più stato… ho chiesto un po’ in giro, prima amici poi perfetti sconosciuti che mi venivano indicati da conoscenti, tutti uomini, tutti cantanti molto validi ma che per un motivo o per l’altro alla fine rinunciavano alla posizione e non erano in linea con i nostri requisiti.. poi mi sono ricordato di una ragazza, Martina, molto forte che mi aveva colpito sul palco romano del Traffic durante il nostro ultimo tour con gli Hirax, una di quelle toste, con voce brutale ma molto controllata, ottima tenuta scenica, bella presenza, e mi sono detto ma perchè non provare a contattarla? E’ vero cambiare da voce maschile a voce femminile è una scelta molto radicale, quasi azzardata.. però ho pensato che potesse anche essere un nuovo inizio, un nuovo modo di vedere e sentire i Methedras, in un panorama super affollato dove la predominante maschile dilaga ovunque.. avere una piccola Angela Gossow, o Alicia White-Gluz, o Sabina Classen per i più nostalgici, non sarebbe male e aiuterebbe molto a rilanciare un’immagine della band ormai un po’ statica dopo tutti questi anni, senza nulla togliere a Claudio che è pur sempre un vero animale da palco, come anche sottolineato negli ultimi vari report delle date in supporto ai mostri sacri Morbid Angel, andate benissimo del resto….. e così l’ho contattata, di colpo senza troppo pensarci e dopo pochissimo che era iniziata la ricerca della nuova voce, le ho fatto questa proposta, e lei ha accettato di buon grado fin da subito, rendendosi iper-disponibile a trasferte e a coprire da praticamente subito una posizione chiave e così delicata.. ha preparato delle sue incisioni sui nostri ultimi pezzi, ci sono piaciute per aggressività e spontaneità, abbiamo fissato un incontro per una prova dal vivo, è arrivata e ha spaccato letteralmente il culo come se non più di un uomo!! ho pensato cazzo ma fa paura, ed è anche molto attraente, disinvolta, spontanea…. poi caratterialmente Martina è una vera forza della natura, sempre con la battuta pronta, sempre scherzosa con tutti, di una vitalità più unica che rara, e con una forza e volontà interiori che farebbero impallidire il più agguerrito defender del panorama heavy metal.. è piaciuta a tutti insomma, ha fatto un concerto con noi in un piccolo locale, poi le due guest sui migliori palchi d’Italia davanti a centinaia di persone, ed è andato tutto bene, le persone l’hanno accolta benissimo, anche i nostri fan e amici più vecchi.. la cosa più bella che un caro amico mi ha detto, con estrema cognizione di causa perchè in passato ha suonato con noi, è stata che con lei sul palco ci eravamo illuminati di nuovo, come da troppo tempo non vedeva più!”.