I romani Moonlabyte hanno da poco pubblicato il nuovo singolo “Close Again”, accompagnato da un video realizzato tramite AI. La band tende a far intrecciare tra loro musica ed arti visive, per questo abbiamo deciso di conoscere meglio la Moonlabyte Corporation.
Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di Metal In Italy. Prima di entrare nel vivo dell’intervista vorrei che vi presentaste ai nostri lettori. Chi sono i Moonlabyte? Come nascono e perché la scelta di questo nome?
Moonlabyte Corporation è una multinazionale impegnata attivamente in ogni angolo del globo e, da ormai molto tempo, pioniera per quanto riguarda i viaggi interspaziali. Noi siamo la sua “Band di Servizio” ed il nostro compito è quello di intrattenere i passeggeri durante le nostre traversate per la galassia. Non siamo sicuri della sua origine, d’altronde siamo solo degli impiegati, ma il nome dovrebbe derivare da un qualche gioco di parole legato alla Luna, intesa come faro e guida verso le stelle.
Procediamo a ritroso: avete da poco pubblicato il nuovo singolo “Close Again”. Perché avete scelto un brano realizzato da una delle band antecedenti alla formazione dei Moonlabyte? Cosa è cambiato rispetto alla versione originaria?
Una volta formata la band eravamo ansiosi di poter lavorare subito a del nuovo materiale inedito da poter proporre al pubblico ma, allo stesso tempo, abbiamo pensato che sarebbe stato interessante vedere come ci saremmo approcciati al rimaneggiare e trasformare qualcosa di pre-esistente, una sorta di esercizio di stile che alla fine ha dato nuova vita ad un brano che sarebbe rimasto chiuso in un cassetto, registrato e mai pubblicato. Rispetto al suo antenato, Close Again, condivide ad oggi solo un’aria di cupezza e di sospensione, l’arrangiamento ed il testo sono stati completamente rinnovati ed adattati non solo rispetto ai nostri gusti ma anche alle esigenze di comunicazione di persone più adulte.
“Close Again” viene accompagnato da un video realizzato tramite AI. Qual è il vostro rapporto con questa tecnologia? Oltre all’aspetto strettamente visivo, pensate di poterla utilizzare anche per la musica?
Moonlabyte è da sempre stata attratta nello sviluppo di queste nuove tecnologie, ben prima che diventassero di comune utilizzo ed in qualche modo mainstream. L’abbiamo sempre trovato come uno strumento che potesse diventare un aiuto extra, un prolungamento delle possibilità di realizzazione delle nostre idee. Ovviamente tutto parte e si realizza grazie alla mano umana e non semplicemente tramite una semplice computazione di parole, come alcuni possono credere. Inoltre utilizziamo anche moltissima modellazione 3D, ormai da un paio di video, e se mai capiterà di incontrare uno strumento degno di nota capiremo se e come utilizzarlo, a patto che non prenda il nostro posto e non snaturi quello che siamo.
Come è stato realizzato il video? Mi spiego meglio: qual è stato il principio utilizzato per generare le immagini?
Purtroppo Moonlabyte Corporation non ci permette di scendere nei dettagli, sapete segreto aziendale e policy interna, ma possiamo dirvi questo: ciò che vedete è più “reale” di quanto credete.
Come descrivereste il vostro sound? Qual è il ruolo della componente elettronica nella definizione dello stesso?
Non ne siamo così sicuri, sicuramente rientriamo nel macrocosmo dell’alternative metal, o forse metalcore? Nel corso dei mesi ci hanno paragonato a diverse band, dai “Linkin Park” fino ai “Deftones” passando per altri mille gruppi, e la cosa, oltre a lusingarci, ci riempie d’orgoglio. Abbiamo sicuramente preso ispirazione dal metal più moderno, come ad esempio quello proposto da “Architects” e “Bring Me The Horizon”, ma siamo felici di far riaffiorare ispirazioni diverse e non rientrare in una categoria ben precisa. Su questo, l’utilizzo dell’elettronica ci ha aiutati moltissimo. Non solo per poter rinnovare un sound con il quale siamo cresciuti ma anche per poter spaziare e sperimentare senza limiti di genere o di altro tipo.
Ho letto dalla vostra biografia che il vostro obiettivo è quello di “coinvolgere i fan attraverso la creazione di un universo dedicato alla band stessa non solo tramite la musica”. Potreste spiegarmi in concreto di cosa si tratta?
Vogliamo creare per chi ci segue qualcosa che vada oltre la semplice musica. Moonlabyte nasce con l’idea di proporre un’esperienza vera e propria ai suoi fan, a partire dalle pubblicazioni di un singolo, che sono anticipate dalla pubblicazione sui nostri social di una storia vera e propria magari legata alla musica o che permette di dare uno sguardo più ravvicinato della realta Moonlabyte. Fino ad arrivare ai videoclip ed agli show dal vivo che completano il tutto cercando di lasciare un segno e qualcosa in cui poter fantasticare, oltre la semplice esibizione di un gruppo. Vogliamo che tutto sia curato nei minimi dettagli e che Moonlabyte possa colpire chiunque già da un primo sguardo.
Quanto è importante per i Moonlabyte la componente live?
Fondamentale. È proprio lì che diamo il meglio di noi stessi e dove possiamo condividere l’esperienza del nostro immaginario. Ora come ora siamo molto concentrati nella realizzazione di uno show che possa spingerci oltre il livello di una band emergente e che la realtà del live possa sovrapporsi a quella dell’idea che vogliamo portare in giro.
Spesso penso che la digitalizzazione di quasi ogni cosa, musica compresa, abbia raffreddato i rapporti umani. Voi cosa pensate in merito?
In alcuni casi è certamente cosi ma al tempo stesso la digitalizzazione ha permesso a Moonabyte non solo di essere ascoltata ma anche di raggiungere e conoscere persone molto distanti. Però non vediamo l’ora di poter raggiungere chiunque con i nostri live e farli salire a bordo di una spedizione Moonlabyte.
Prima di lasciarci vorrei sapere da voi quali sono i vostri progetti per questo 2024 appena iniziato. Cosa bolle in pentola? Mi riferisco sia a nuove pubblicazioni che attività live…
Adesso siamo al lavoro sul miglioramento del nostro show dal vivo, Moonlabyte ci vuole al meglio delle nostre capacità, e stiamo ultimando quello che sarà il nostro primo disco, che sicuramente vedrà la luce nel 2024. Anche se stiamo già lavorando a qualcosa da farvi sentire in prossime uscite… Diciamo che abbiamo moltissimo in pentola e vi consigliamo di seguirci per rimanere aggiornati.
Grazie ragazzi per la vostra attenzione. Lascio a voi il compito di concludere l’intervista con un messaggio ai nostri lettori. A presto!
Grazie a voi per averci invitato, ora dobbiamo tornare a bordo della nave madre ma speriamo di risentirci il prima possibile! Continuate a supportare Moonlabyte, insieme costruiremo un ponte verso le stelle!