Continua ad essere un anno difficile per gli organizzatori di concerti singoli e Fest. Ogni giorno assistiamo a qualche “défaillance“. E non pensate che accada solo in Italia.
Nella sola giornata di ieri, infatti, per quanto ci è dato sapere, sono saltati due Fest ad una manciata di ore dal loro inizio: il Rock Sotto il Castello a Maenza (LT) ed il più importante More Than Festin Slovacchia che avrebbe avuto, tra gli altri, gli italiani 5Rand, Fleshgod Apocalypse e DragonHammer, oltre ad artisti del calibro di Epica, Amon Amarth, Powerwolf, Gorgoroth, Masterplan e moltissimi altri.
I motivi? Quelli ufficiali forse non li sapremo mai, ma andando a stringere, dietro a quel “per motivi tecnici”, ci sono questioni economiche insolute.
A volte invece capita che si è costretti a rivedere i piani per motivi prettamente burocratici, con l’introduzione delle nuove norme sulla sicurezza che hanno trovato impreparati gli organizzatori dei Fest a causa dello scarso tempo concesso loro per sistemare le cose al meglio. Quando accade questo si aprono due strade: la prima porta all’annullamento senza condizionali dell’evento; la seconda invece ci fa vedere chi ha gli attributi.
Ed è, ironia della sorte, esattamente quello che è successo nel frusinate nel corso di questi mesi per due eventi distinti. Ricordiamo lo Zaiet Fest (fissato per l’11 giugno – data saltata – headliner non più disponibili – nuova data e nuovi headliner), oppure il Murata Street Sound Fest che inizialmente avrebbe dovuto tenersi nella sua location originale (Arce, in provincia di Frosinone). Entrambi i Fest hanno dovuto scontrarsi con la nuova normativa sugli eventi ed hanno dovuto annullare quanto annunciato in pompa magna sui social. Ma entrambi si sono tenuti, in location diverse, ma si sono tenuti.
Ecco quindi che il Murata, che da sempre offre un cartellone estivo che abbraccia i gusti e gli artisti più disparati, ha trovato “adozione” nel territorio di Fontana Liri, a pochi km da Arce ed è sempre qui che l’organizzazione non ha temuto di proporre una serata all’insegna del rock moderno e dell’alternative con effetto sorpresa.
Lo scorso 14 agosto, infatti, è stata la serata dedicata agli alieni Sick N’Beautiful ed alla rinnovata Alteria.
La band di Roma (con un elemento in meno a causa di un’indisposizione) ha saputo far centro nel cuore dei presenti. Come ce ne si accorge? Se vedi che la gente sta comodamente seduta a mangiare il panino con la porchetta e poi si avvicina al palco per vedere da vicino gli artisti ed applaudire, allora è amore.
Inutile ed indubbio dire che i SNB puntano molto sull’effetto scenico delle loro performance, ma l’apparato estetico è stato supportato da suoni puliti e da una Herma in stato di grazia: voce incredibile e graffiante.
Ed a proposito di voci… Alteria si è presentata sul palco con due sue amiche: la sua voce e la sua carica. Coinvolgente, immensa, elegante… uno spirito ribelle tenuto a bada con fatica, nonostante il palco non fosse proprio piccolo. La cantante ha regalato ai presenti un assaggio di quello che sarà il suo nuovo corso: l’album “La Vertigine Prima Di Saltare“, il primo in carriera interamente in italiano, uscirà il 6 ottobre. Non sono mancate le parentesi in inglese, ma probabilmente il vero momento magico si è realizzato quando con il chitarrista Pietro Quilichini ha offerto uno stupendo ed emozionante momento in acustico, cantando una canzone scritta per la figlia Viola.
Il Murata Street Sound continua e molti sono gli artisti della tradizione musicale italiana che hanno suonato e sono ancora attesi.
L’esperimento “alternative” è comunque riuscito.
Sarebbe bello se l’anno prossimo i Comuni facessero a gara per ospitare un Fest del genere invece di costringere chi si fa in quattro per la musica a vagabondare per mantenere una promessa.
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