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NAMM 2017: il racconto di Andy Martongelli

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Anche quest’anno il buon Andy Martongelli degli Arthemis ha fatto capolino in quel di Los Angeles per vivere l’esperienza del NAMM. A dire il vero, molti musicisti italiani hanno preparato bagagli e passaporto e sono partiti alla volta dell’annuale convention. Ed infatti, il buon Andy, che già nel 2016 ci ha raccontato in esclusiva la sua fantastica esperienza, ha condiviso il sogno americano con l’amico e collega Giorgio Terenziani.

Di seguito il racconto del nostro “godfather” (fu lui che, nel novembre 2014, spinse un pulsante che mise online per la prima volta Metal In Italy). Un racconto alla Andy-maniera:

“Dave Mustaine, rock, metal, Venice Beach, Malibu, strumenti, sole, tempesta, Rainbow Bar, tonnellate di hamburgers, acquisto di action figures in modalità ossessivo-compulsivo…..
È ufficiale: “Questo Namm 2017 è stato fottutamente (si può dire?…l’ho detto…fuck) epico!“.

Il 18 giugno al “Yost Theater” di Santa Ana (California) si è svolto un doppio evento memorabile! La famosa “Tribute To Rush Night” e la Namm metal jam con Micheal Angelo Batio (nitro), Neil Turbin (ex Anthrax), Roy Z (Halford, Bruce Dickinson), Patrick Johannson (Y.J. Malmsteen’s Rising Force), Rowan Robertson (ex-Dio), Gabriel Guardian (Immortal Guardian), Eric Ragno (Joey Lynn Turner), Ralph Santolla (Obituary, Deicide, Death), Andy Martongelli & Giorgio “JT” Terenziani (Arthemis), Stefano “Sebo” Xotta, Bill Hudson (Trans-siberian Orchestra) e la lista va avanti all’infinito….

Ancora una volta il Namm show non delude, anzi, ci regala novità musicali incredibili; è stupefacente vedere centinaia di compagnie di strumenti musicali, impianti audio-luci, magazines, scuole, booking agencies, inventare ogni anno nuove soluzioni per chi vive la musica a 360°. Al Namm si respirano entusiasmo e voglia di mettersi in gioco in grado di contagiare anche i migliori super-eroi del pessimismo, hahahaha!

E’ stata un’ esperienza stupenda: prendersi secchiate di acqua in California, dove non pioveva da almeno 10 mesi, per 3 giorni… grazie, avevo proprio bisogno della seconda doccia in mezzora ma… vestito hahahaha! Fortunatamente il vestirsi di nero ha nascosto sapientemente il nostro essere totalmente fradici dalla testa ai piedi (ancora una volta ringraziamo il metal per i vestiti neri).
Visita d’obbligo al Rainbow Bar per vedere la statua di father Lemmy e respirare, sentire il brivido della storia del rock racchiusa da quelle pareti che potrebbero raccontare di tutto e di più.

Ho incontrato un sacco di amici musicisti italiani che hanno letteralmente “spaccato” al massimo durante le esibizioni diurne del Namm show e anche numerosi amici come Gus G, Marty Friedman, David Ellefson, Michael Angelo Batio, Richie Kotzen, Herman Li e molti altri. E’ sempre bello rivedersi in queste occasioni e raccontarci le avventure più bizzarre vissute con la propria band in tour. Il metal ha sempre delle storie assurde da raccontare, le più assurde del mondo hahahaha! God bless metal anche per questo!!

Le esibizioni in fiera e notturne nei locali o nelle hall degli hotel sono la vera chicca del Namm show; Richie Sambora, Zakk Wylde coi suoi Zakk Sabbath, il Metal Allegiance Night, Randy Rhoads Remembered, Bonzo Bash le signing sessions…. A.i.u.t.o.!!!

Ancora una volta la nostra Italia ha brillato per inventiva e creatività e gli stand di tutti i produttori italiani erano sempre affollati, perciò il genio del made in Italy colpisce ancora…we rock!

Grazie a bomba Metal In Italy! Siete epici!

Andy \m/ (Arthemis)

La gallery è a cura di Annalisa Russo:

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