“Che la forza del mammut sia con noi!”. Immaginiamo sia questo l’urlo motivatore che anima i No Good Advice prima di un qualsiasi live! E lo amano così tanto da averlo utilizzato come artwork per l’ultimo disco “Prehistoric Overdrive” (la recensione).
Gli infaticabili stoner torinesi ci confessano le loro prossime mosse. Altro che preistoriche!
L’intervista:
Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di Metal In Italy! È nostra consuetudine lasciare che sia la band a presentarsi: chi sono i No Good Advice? Come nascono e perché hanno questa precisa connotazione sonora?
Ciao Metal in Italy, è un piacere poterci presentare qui sulle vostre pagine.
Abbiamo iniziato il nostro viaggio nel 2012 dalle ceneri di passati progetti e diverse influenze artistiche, con l’obiettivo di proporre una miscela sonora che abbracciasse il più possibile quel sound che più amiamo ascoltare, lo stoner rock.
Nella recensione ho scritto che avete i Black Sabbath nel sangue, questo emerge chiaramente dall’ascolto di “Prehistoric Overdrive”. Nonostante i richiami a band appartenenti al passato, siete riusciti a conferire alle tracce un grande dose di personalità. Come siete riusciti a raggiungere questo obiettivo?
Certamente il riferimento alle grandi band del passato come i Black Sabbath è importante e costantemente presente nel nostro approccio compositivo.
Nonostante questo abbiamo sempre cercato di inserire nel nostro songwriting elementi che delineassero il nostro sound distintivo.
Non è stato assolutamente facile trovare l’equazione giusta, ma alla fine la chiave di volta è stata quella di porsi continuamente questa domanda, durante la composizione dei brani “hey cosa ti piacerebbe sentire da una band stoner rock del 2016?”.
E’ un immenso piacere per noi sapere che, durante l’ascolto di Prehistoric Overdrive, questo sforzo sia stato percepito.
Il titolo dell’album mi fa pensare ad una creatura dalla mole importante che procede come un pachiderma (presente tra l’altro in copertina), rappresenta un po’ la natura del vostro sound…È giusta questa mia interpretazione?
Stefano hai centrato perfettamente l’obiettivo.
Nella nostra mente, quando suoniamo sul palco, è sempre presente questa immagine, un gigantesco e furioso Mammut che travolge qualsiasi cosa si trovi davanti al suo cammino.
In Italia ci sono diverse band italiane che rientrano sostanzialmente nel vostro ambito musicale. Pensate che ci siano degli acts particolarmente interessanti?
Assolutamente sì, proprio nella scena stoner/doom le band italiane stanno ottenendo riscontri davvero positivi.
Basti pensare a band come Ufomammut, Doomraiser, Stoner kebab….
Rimanendo in tema, più o meno, che tipo di rapporto c’è con i vostri colleghi? È più facile avere “buoni amici” tra i competitors o prevalgono invidie e malelingue?
Invidie e amicizie in questo ambito fanno parte del gioco, diciamo che come percentuale siamo al 50% per entrambe.
L’invito che porgiamo ai “buoni amici ” e agli altri, non curandoci mai di pettegolezzi e altre sciocchezze che con la musica non hanno nulla a che fare, è sempre lo stesso: ci vediamo sul palco.
Tornando al vostra uscita discografica, perché avete deciso di renderla disponibile in streaming? Pensate che l’ascolto gratuito possa essere un buon viatico per diffondere la vostra musica ed invogliare i ragazzi ad assistere ai vostri concerti?
Diffondere la propria musica pensiamo sia l’obiettivo primario e la spinta che muove ogni musicista. Poter raggiungere potenzialmente chiunque sulla faccia della terra, grazie allo streaming gratuito, è un’idea affascinante, al di là di ogni considerazione sul costo della musica per chi la produce e per chi dall’altra parte la consuma.
A proposito di live, i No Good Advice sono certo che prediligono il palco allo studio, anche su Cd emerge una chiara attitudine live. Quanto conta per voi suonare in pubblico ed instaurare un rapporto con i fans?
La dimensione live è la parte più coinvolgente e gratificante del nostro “lavoro”.
Poter vedere il pubblico che reagisce e interagisce assieme a noi è il premio più grande che si possa avere, per noi il pubblico è il quinto membro della nostra band.
Una domanda che immagino vi sia già stata posta in passato: se poteste scegliere una o più band con le quali andare in tour, su chi ricadrebbe la vostra scelta?
Quando ti viene chiesto di sognare bisogna farlo in grande e allora cosa ne dite voi di Metal in Italy di Mastodon, Orange Goblin, Red Fang, Baroness?
Siamo al capito “progetti per il futuro”. Cosa vogliono fare i No Good Advice da grandi? Immagino che stiate lavorando già a qualcosa di nuovo…
Il motore dei No Good Advice non si ferma mai.
Abbiamo in cantiere alcuni video e la nostra mente è già proiettata nella realizzazione di un LP, la maggior parte delle tracce è già stata composta e sulle altre stiamo lavorando come pazzi perché tutto risulti perfetto e potente.
Bene ragazzi, io vi ringrazio per il tempo che mi avete concesso. Ovviamente l’ultima parola spetta a voi, congedatevi con un messaggio per i nostri lettori ed i vostri fans. A presto!
Vogliamo innanzitutto ringraziare voi di Metal in Italy per lo spazio che ci avete dedicato e per la cura che riservate nell’ambito della musica emergente e non solo.
Ai vostri lettori e ai nostri fans urliamo come sempre “Listen Irresponsibly “ ascoltate irresponsabilmente !