Dopo il successo del loro ultimo lavoro “Closing Lines” (qui la nostra recensione) per i Not Yet Fallen è tempo di tirare le somme e fare un resoconto.
Interlocutore d’eccezione, il frontman della band Francesco!
Andiamo subito al sodo, chi sono i Not Yet Fallen?
Ciao! I Not Yet Fallen sono una band metal/hardcore del sud padovano nata nel 2008. Ci sono io (Francesco) alla voce, Luigi ed Emmanuel alle chitarre, Davide alla batteria ed un bassista nuovo di zecca che annunceremo presto.
Parliamo di “Closing Lines”: com’è nato questo disco e quali tematiche affronta?
“Closing Lines”, uscito a fine maggio 2013, è il frutto di un paio d’anni di assidua scrittura. L’approccio di songwriting è stato abbastanza tradizionale, poiché abbiamo composto le tracce del disco completamente in sala prove, scrivendo poco da casa o registrando le partiture prima di entrare in studio. Per quanto questo processo possa apparire lungo ed a volte stancante, è comunque appagante sentire di persona crescere i pezzi nella direzione giusta. Riguardo alle tematiche di “Closing Lines”, inizialmente si era pensato di renderlo un concept con una vera e propria storia, molto affine ad un romanzo di formazione (una sorta di “Promessi Sposi” moderno e post-apocalittico). Poi con il cambio dell’ordine della tracklist anche l’idea generale che stava dietro al concept è stata messa da parte, anche se è comunque presente un filo tematico che permea le lyrics, quello dell’emotività umana di fronte ai grossi problemi della vita. Senso di abbandono, distanza, sconforto, rabbia ma anche volontà di sopravvivenza, speranza e fiducia nel prossimo sono tutti temi individuabili nei testi delle canzoni, e chiaramente reinterpretabili.
Il vostro è un Metalcore abbastanza contaminato, come siete arrivati a questo risultato?
La nostra proposta odierna è frutto di una maturazione stilistica iniziata 7 anni fa, una commistione dei gusti musicali principali di ogni membro. Può essere etichettato metalcore, anche se preferirei essere meno generico e definirlo un buon mix di metal moderno, hardcore, melodia e sperimentazione. Come molti artisti cerchiamo il più possibile di spingerci in più direzioni stilistiche, cercando di non stravolgere troppo il canone. Quando scriviamo un pezzo ci concediamo il beneficio del dubbio poiché non sappiamo a priori su quale direzione sarà indirizzato. Se poi dovessimo nominare qualche gruppo che ci ha influenzato, citeremmo sicuramente la scena hardcore moderna americana ed inglese (su tutti Misery Signals, Counterparts e The Eyes Of A Traitor).
Come è andata la promozione dell’album fino ad oggi?
E’ andata piuttosto bene finora, siamo stati soddisfatti della ricezione del pubblico nonostante non fossimo supportati da una label. Anche se personalmente avremmo potuto fare quel miglio in più a livello promozionale, i nostri sforzi sono stati comunque ripagati sia dai giudizi positivi che comunque dalle critiche costruttive e ben accette dei fan e dei colleghi musicisti. L’ultimo tassello della pubblicizzazione è avvenuto qualche mese fa con la pubblicazione del nostro primo videoclip (guarda qui) per la canzone “Fugitives”, che ha ottenuto ottimi riscontri anche fuori Italia.
Sappiamo che precedentemente avete dato vita ad un paio di lavori…
All’attivo, oltre al primo full-length, abbiamo altri 2 Ep. Il primo, “Collapsing Under Broken Icons”, è stato il nostro prodotto di lancio, uscito ad inizio 2009 nell’era myspace. Registrazioni un po’ caserecce allora, ma trattandosi del nostro debutto andava bene così. Ogni tanto qualche fan delle prime ore ce ne parla ancora, ahahah! Il secondo Ep è “Remembrance”, pubblicato a metà 2010, che contiene due pezzi presenti su “Closing Lines”. E’ un lavoro che si inserisce a metà fra il nostro sound vecchio e quello nuovo, e che ci ha permesso di fare un salto qualitativo anche in sede live, promuovendolo con alcune band straniere e da tutta Italia.
Ormai dal 2013 è passato un po di tempo, state lavorando su materiale nuovo?
Durante questi due anni di promozione del disco abbiamo proseguito con la composizione di sei nuovi pezzi che andranno a far parte del prossimo Ep. Manca veramente poco alla conclusione e strutturazione definitiva dei brani, che meditiamo di preprodurre ed iniziare a registrare il prima possibile (per non tenere i fan e soprattutto noi sulle spine, ahaha!). A mio avviso nel materiale nuovo abbiamo “dilatato” ulteriormente la nostra visione del genere, insistendo sia sulle componenti più aggressive che progressive del nostro sound. Sono super certo che non deluderanno le aspettative dei più affezionati!
Siamo in conclusione! Grazie per il tempo concessoci! Avete saluti o messaggi da lanciare ai lettori di Metal In Italy?
Grazie mille a voi per l’opportunità che ci avete dato. Esortiamo i vostri lettori a sostenere voi ed ogni webzine o organizzazione che si impegna per pubblicizzare e valorizzare le validissime realtà musicali italiane. Passate a visitare i nostri profili principali su facebook, youtube, twitter, tumblr, instagram, bandcamp e DIYSCO: lì potrete tenervi aggiornati sulle ultime novità e sui nostri shows. A breve avremmo belle notizie e progetti interessanti, quindi sintonizzatevi!
– foto in evidenza di Andrea Larosa