Home News Nuocere: Il 17 febbraio uscirà l’album “Vale Sempre la Pena”

Nuocere: Il 17 febbraio uscirà l’album “Vale Sempre la Pena”

SHARE

Uscirà il 17 Febbraio “Vale Sempre la Pena”, nuovissimo album della band Nuocere. Un disco davvero pieno di grinta e di sano spirito rocker! Il disco, sarà disponibile, per Wanikiya Record/Promotion, su tutti i migliori music store, sulla vetrina giapponese della Wanikiya Record e su Crash Sound Crashsound Distribution. Pronti ad entrare nel meraviglioso mondo dei NUOCERE?

I nuocere nascono nel 2015 o giù di lì da un’idea malsana del cantante chitarrista JJ, che dopo tanti anni di hard core si era stancato del ritmo veloce e si voleva coccolare un poco con la melodia. All’inizio la formazione era diversa e pure il nome…ci chiamavamo Dealers. Vuoi lo spostamento del chitarrista/cantante verso la città di Prato, vuoi altre cose che non stiamo qui ad elencare, JJ rimane da solo per aprrodare nel bassista più appropriato che si possa cercare, Boso! Con Boso inizia la ricerca del batterista che all’inizio viene trovato ma poi si opta per un giovincello fiorentino con una trentennale esperienza musicale in ambiti più hard rock, Marco detto Maccio, nome affibbiatogli dal figlio di JJ.

JJ e Boso hanno più o meno lo stesso background. (Leggi caos interiore).

Inizia con Marco una bella avventura, fatta di una grande amicizia che ci lega e, fortunatamente o sfortunatamente, fatta di tanta esperienza di palco e costruzione musicale.

I Nuocere così partono , nel 2018, rivisitando i pezzi vecchi e costruendo pezzi nuovi fino ad arrivare alla nascita del nostro primo lavoro.

È un disco stoner? Chissà…

VALE SEMPRE LA PENA, va visto come un parto. Si perché più o meno ce l’han messa tutta per farcela passare. Ma la voglia di nuocere al prossimo fortunatamente no! Circa un anno fa abbiamo affidato il nostro lavoro a Delio del Saffa666Studio ed è uscito quello che per noi è il racchiudere di tutta la nostra “carriera” musicale. Suoni marci, disturbanti (sennò che cazzo ci chiamiamo Nuocere a fare), accompagnati da un cantato melodico (non sempre) e in italiano. I testi sono estremamente personali e non come si dice STRAIGHT TO THE GOAL, ma propensi a lasciare spazio alla musica e più alla fantastia. Chiamiamolo un viaggio, ecco!