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Orgiastic Pleasure: “Manifesto Barbarico” – Recensione

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“Manifesto Barbarico” è un album rabbioso e mefitico, un concentrato di Black Metal con profonde venature Death che lo rendono decisamente sinistro. Si tratta di brani registrati a più riprese, oltre che in diversi studi di registrazione, tra il 2008 ed il 2013, pubblicato dagli Orgiastic Pleasure nel 2014.

L’attitudine minimalista del combo emerge prepotente in ogni singolo brano, sebbene i Nostri riescano a combinare bene partiture atmosferiche ed oscure ad altre fatte di blast beats ed accelerazioni brucianti. Il punto debole di questa release è rappresentato sicuramente dalla produzione, fin troppo scarna e priva della giusta consistenza sonora. Gli amanti del Black/Death più ortodosso e primordiale troveranno di loro gradimento questo tipo di sonorità glaciali e deficitarie di basse frequenze, ma è oggettiva la necessità di una maggiore attenzione nei confronti della cura dei suoni.

Questa osservazione deriva dal fatto che gli Orgiastic Pleasure dimostrano di avere buone idee, soprattutto ben chiare, ma il loro impegno nel voler creare qualcosa di veramente malvagio viene sminuito da quanto detto in precedenza in merito alla resa sonora di ogni singolo strumento.

Apre le danze macabre “La Terra Vi Sia Greve”, una lunga intro che fa leva su note di pianoforte sulle quali viene inserito un dialogo tratto da Fuga Di Mezzanotte di Alan Parker; la traccia diventa poi una vera e propria dichiarazione di intenti, nella quale la band tira fuori tutto il proprio odio per bocca di Necrotyrant Jotun. I venti di guerra si scatenano con la successiva “Wargiastic Deahtstorm”, lasciando trasparire l’anima fortemente bellicosa degli Orgiastic Pleasure. Di matrice decisamente più Black “Vomit Of The Crucifix”, traccia nella quale il suono delle chitarre sembra essere quasi assente, purtroppo. Continuano le sfuriate Black con “Madre Rabbia”, velocissima traccia della durata di un minuto, alla quale fa seguito la più riflessiva “Sottomissione”, in questo caso ritmiche forsennate si alternano a mid tempos più ragionati. “…And The Gates Of Hell Are Opened” e “Traditori al Rogo” tornano ad elargire glaciali sferzate di Black Metal marcio e minimale, anche se qui la scarna resa sonora torna a penalizzare il risultato finale. “Weltshclacht/Beyond The Black Dawn” e “Manifesto Barbarico” risollevano le sorti di questa release, forti una produzione più massiccia, di livello superiore alle precedenti.

Conclude l’album il trittico “Intro L’Infame Stirpe”, “ Warhammer of Supremacy” e “Blessed in Necromancy”, registrate nel 2007 ed originariamente destinate a far parte di uno split 7” con Zygoatsis, ma che non vide mai la luce.

“Manifesto Barbarico” è un prodotto che ha delle potenzialità, sebbene lo stato di maturazione non sia ancora avvenuto. Gli Orgiastic Pleasure hanno bisogno di lavorare sulla coesione, in alcuni casi manca la coordinazione tra i musicisti, ma soprattutto sul sound. Attendiamo fiduciosi ulteriori sviluppi.