Tra gli highlights degli eventi live della prossima settimana, vi segnaliamo il mini-tour che vedrà impegnati i Tales Of Deliria nelle vesti di co-headliner del ritorno al Sud Italia dei Pandemia, illustri esponenti del Death Metal Mitteleuropeo sin dal 1995.
La band torna a battere le piste del Mezzogiorno dopo ben 12 anni: i quattro deathsters boemi, da due decenni presenti nei maggiori festival di settore, e che nel curriculum vantano tour e show assieme al gotha della scena mondiale (Death, Morbid Angel, Bolt Thrower, Behemoth, Vader, Kreator, Sodom, Dimmu Borgir solo per citarne alcuni) approderanno a breve sulle sponde del mediterraneo per l’Adriatic Infection Tour, tre appuntamenti che toccheranno altrettante main venues della scena del Sud, a Terlizzi (Bari), Squinzano (Lecce) e Francavilla al Mare (Pescara).
Come già anticipato, tour mates della band ceca saranno i Tales of Deliria, band thrash/death made in Bari, sulle scene dal 2003, con all’attivo tre pubblicazioni discografiche e una robustissima esperienza live: una combo che unendo graniticità, qualità, raffinatezza e quasi 40 anni on the road fa sì che quella dell’Adriatic Infection 2017 si configuri come una vera e propria macchina da guerra.
Per l’occasione abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Jarda, il bassista e fondatore dei Pandemia, circa la loro esperienza passata con l’Italia e le loro aspettative per quella che verrà.
Ciao ragazzi, un saluto dallo staff di Metal in Italy. Vi state approcciando al vostro ritorno al Sud Italia dopo ben 12 anni: quali sono i vostri ricordi delle vostre passate esperienze e quali sono le vostre aspettative per questo Adriatic Infection Tour?
Ci è sempre piaciuto suonare in Italia e tutte le nostre passate esperienze sono state assolutamente positive. Consideriamo l’Italia una terra bellissima e i nostri precedenti lì sono stati piacevoli a 360°. È logico quindi che non vediamo l’ora di ritornarci, di incontrare i nostri fans e conoscere i nuovi posti in cui andremo a suonare!
Al di là della dimensione live, ricordate qualche aneddoto particolare delle vostre passate esperienze qui?
Sì… c’è n’è uno che ad anni di distanza ci fa ancora sorridere. Era il 2000, credo, eravamo in tour con Vader e Vital Remains, eravamo di fretta per raggiungere il locale vicino Pisa dove ci saremmo esibiti la sera. Eravamo quasi a secco di benzina, quando finalmente troviamo una stazione di servizio, nella quale ci fiondiamo. Sfortunatamente in quel momento vediamo il proprietario chiudere la pompa di fronte ai nostri occhi, dicendoci che non poteva servirci perchè era il momento della siesta.
Risultato? Siamo rimasti lì per qualche ora e abbiamo potuto fare benzina soltanto quando è tornato lì, dopo aver bevuto il suo caffè, of course.
Dobbiamo essere sinceri…. da quel giorno ancora odiamo la vostra siesta! [ride]
Suonerete per 3 date con i deathsters italiani Tales of Deliria? Qual è la vostra opinione su di loro? Avete passate esperienze con altre band italiane?
Abbiamo avuto modo di conoscere i Tales of Deliria quando si è paventata l’ipotesi di questo tour assieme e abbiamo apprezzato la loro proposta musicale, non vediamo l’ora di condividere il palco con loro.
La band italiana che ricordiamo con più piacere sono i Natron: abbiamo avuto modo di suonare tante volte assieme e abbiamo delle bellissime memorie di quei tempi e di tutti i momenti condivisi con Max & co.!
Avete girato in lungo e in largo per l’Europa, ma avete avuto anche tante esperienze in Sud America: ci sono differenze che riscontrate tra le varie audience?
Il pubblico in Europa può essere davvero caldo, ma in America Latina è assolutamente pazzo! Abbiamo fatto da headliner a concerti da 800 persone, abbiamo fatto due tour attraversando tutto il Sudamerica dal Brasile al Messico per due mesi ed è stato assolutamente incredibile, ma anche duro e spossante.
Ma lì la gente sa davvero come manifestare il proprio amore per la musica estrema!
Nella vostra carriera avete suonato con tantissime band importanti: quale di queste vi ha maggiormente impressionato dal punto di vista professionale e quale dal punto di vista umano?
Abbiamo esaudito davvero tanti dei nostri sogni, abbiamo suonato con tanti di quelli che erano i nostri idoli da ragazzini: Bolt Thrower, Morbid Angel, Kreator, Sodom… ma senza dubbio l’esperienza più importante della nostra carriera è stato dividere il palco coi Death e aver avuto la fortuna di incontrare Chuck Shouldiner nel backstage; si dimostrò nell’occasione una grandissima persona, oltre ad essere stato il grande musicista che tutti conosciamo.
Bene ragazzi, volete inviare un saluto al pubblico italiano che incontrerete tra una settimana?
Ciao a tutti ragazzi, non vediamo l’ora di essere lì per portare sul palco il meglio dei nostri 22 anni di carriera. Aspettatevi canzoni da tutti i nostri album e una serata di true Death Metal. Death Metal forever!!!
PANDEMIA + TALES OF DELIRIA + guests
17 novembre – Terlizzi (BA) @ Mat-Laboratorio Urbano
18 novembre – Squinzano (LE) @ Istanbul Cafè
19 novmbre – Francavilla (PE) @ Tikitaka Village