Alchemica Music Club, Bologna. Una di quelle serate in cui un vero big della sei corde ti riconcilia con la musica.
Siamo alla fine degli anni ’80, nel 1989 per la precisione, quando sulla scena musicale irrompono i Mr. Big, con l’omonimo album. Alla chitarra un giovanissimo artista che, negli anni successivi, si confermerà uno tra i più talentuosi musicisti della scena metal mondiale (anche se, forse, un po’ sottovalutato dal grande pubblico, forse anche perchè si doveva destreggiare tra i vari Van Halen, Vai, Satriani ecc.).
Stiamo parlando di Paul Gilbert, un vero e proprio mito per chi si è avvicinato alla chitarra nei primi anni 90. Vestito con un completo estremamente elegante, almeno così sembrava ai miei occhi inesperti, si presenta sul palco dell’Alchemica, accompagnato da Michele Panepinto alla batteria, Francesco Lombardo al basso e Michele di Lauro al doppiaggio, per una masterclass che sicuramente non avrà deluso i tanti partecipanti.
La formula è sicuramente vincente, una sorta di via di mezzo tra una clinic pura e un concerto: Gilbert dà il meglio di sè sia in veste di musicista che di insegnante, alternando brani famosi come “Owner of a lonely heart”, “Jungle Boogie” e “Over The Hills And Far Away” a brani tratti dal suo repertorio personale, offrendo, al termine di ogni brano, spiegazioni e consigli su teoria e tecnica, ma sempre in maniera chiara e precisa, mai eccessivamente pesante.
Verso la fine della serata gli spettatori hanno poi potuto assistere a una bellissima jam con Andy Martongelli (Arthemis), degna conclusione di una fantastica performance.
