Non tutte le uscite di questo 2017 hanno centrato l’obiettivo, come spesso accade e come, forse, è anche giusto che sia per effettuare ulteriori cernite e selezionare chi davvero merita.
I Raging Dead fanno parte di questa categoria. La band di Cremona con “When The Night Falls” ha fatto centro.
Un album senza pause, una botta di vita, nonostante il tema portante sia la “paura”. La paura del buio, di quello che non riusciamo a vedere, di quello che vorremmo combattere senza riuscirci.
Tutto è racchiuso in questo debut che segue l’EP, altrettanto aggressivo ed oscuro, “Born In Rage”.
I Raging Dead fanno quanto oggi sembra essere difficile: danno continuità e coerenza al proprio lavoro e ci presentano questo disco che va assaporato anche nella sua chiave emotiva.
L’inizio con “Streets Of Rage” mette subito in chiaro le cose e la successiva titletrack è l’ottima fotografia del genere Horror Punk, un mix di modernità e richiamo alle melodie anni 80. Proprio sulle melodie la band non si risparmia, trovando un giusto compromesso tra la rabbia urlata di Cloud Shade ed i suoi, convincenti, tentativi di rassicurazione quando i toni si ammorbidiscono.
L’esempio è dato da brani come “Crimson Garden” o nella parte centrale di “Nightstalker”. In ognuna della tracce, però, è notevole la cura maniacale per il tappeto sonoro, amplificato dalla pulizia dei suoni nel master a cura di Riccardo Parenti di Elephant e nel mixing di Frank Altare del Bios Music Studio.
Bella l’energia sprigionata in “Scratch Me”, quasi a ricordare la brutalità dei Parkway Drive perchè, per quanto lontani, ci sono virate hardcore che lasciano una piacevole sensazione di carica.
“When The Night Falls” è un album che scorre veloce, che merita un giudizio positivo per l’impegno e la vivacità dei suoni. A questo aggiungiamo anche l’aspetto prettamente scenico che i Raging Dead adottano in sede live, sicuri che lo show sia anche di ottima presa.
