Che bella soddisfazione recensire una band italiana che al suo primo full-length può vantarsi di una “uscita mondiale”. Ebbene si, i felsinei Reasons Behind ci hanno lavorato duro e se il panorama internazionale li aspetta un buon motivo deve esserci. “The Alpha Memory” è quel motivo!
Un album davvero ben fatto, potente, fresco, mai banale, e questa è già una caratteristica che gioca a loro favore, visto che stiamo parlando di un genere, il power metal, che col passare degli anni si è scavato la fossa da solo a causa della sua ripetitività. Chiariamo subito un aspetto però: i tratti distintivi del genere ci sono tutti, riff taglienti, cavalcate di doppia cassa e tastiere in evidenza faranno la felicità di tutti i patiti del genere.
Ma “The Alpha Memory” è molto altro: innanzitutto i nostri si sono scrollati di dosso la parte più “operistica” della loro musica che era nettamente più presente nel primissimo EP “Overture”, infatti le nuove composizioni si distinguono per un sound decisamente moderno e ricercato. Non sorprende infatti sapere che dietro la consolle c’è un musicista navigato come Olaf Thorsen (Labyrinth, Vision Divine) che è stato uno dei padrini in Italia di questo genere. Il missaggio è poi stato affidato a Stefano “Saul” Morabito e l’impronta dei suoi 16th Cellar Studios si sente eccome!
Esempio lampante è il singolo che anticipa l’album “With your light” (guarda il video), introdotta da un beat leggermente elettronico e cupo per poi sfociare in tutta la sua potenza evocativa, il ritornello che si stampa subito in testa ed una parte centrale del pezzo che ricorda molto gli Angra nelle loro contorte digressioni strumentali. Ma la potenza non è solo evocativa, è dannatamente concreta: tutto l’album è contraddistinto da un sound decisamente heavy, “The Ghost Under My Skin” picchia duro mentre non da meno sono “The Chemical Theatre” e l’opener “Under The Surface”, una cavalcata elettrizzante! Non poteva mancare una ballad ed ecco che la chiusura è affidata proprio a “The Alpha Memory”: la titletrack è il dolce finale, voce sinuosa, pianoforte ed un assolo di chitarra splendido ci introducono al carillon finale.
Ottima la performance di tutta la band: Elisa è autrice di una prova maiuscola, una voce che sa essere dolce e potente a seconda degli “umori” delle canzoni. Grande merito poi alla sezione ritmica, potente ed efficace. Non da meno le chitarre, davvero robuste, e le tastiere che non si limitano mai a fare solo da tappeto ma sono parte integrante dei pezzi con diversi assoli.
Cos’altro aggiungere, dunque, se non fare i complimenti alla band per ciò che ha saputo creare, un album ispiratissimo dalla prima all’ ultima nota. I Reasons Behind sono sulla rampa di lancio e con “The Alpha Memory” potrebbero davvero fare il colpaccio!