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Red Riot: “Fight” – Recensione

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I Red Riot sono giovannissmi e la band è di recente formazione, ma a dispetto dell’età dimostrano di avere i piedi ben piantati nel Rock stradaiolo degli anni ’80, al quale si uniscono influenze squisitamente Metal che confluiscono nell’Ep “Fight”.

Tre tracce che superano di poco i dodici minuti, tanto basta alla band campana per accendere la miccia e dar vita ad un trittico di brani guerrafondaio ed incendiario. I punti di forza sono diversi e lasciano ben presagire per il futuro dei: in primis troviamo un riffing abrasivo, incalzante e foriero di grandi dosi di headbanging, a ciò bisogna aggiungere una voce altrettanto graffiante, corposa, che disegna linee “melodiche” coinvolgenti; chiude il cerchio la sezione ritmica che sostiene e contribuisce a creare un tessuto musicale di grande impatto.

Non mancano i cori tipici del genere, che avvicinano il combo anche a sfumature Punk e coinvolgono l’ascoltatore tanto a casa con le cuffie a livelli di sanguinamento dei padiglioni auricolari, quanto live. È sicuramente in sede live che i tre brani riescono ad incrementare il loro potenziale esplosivo, perché dall’ascolto emerge una chiara attitudine live anche nei suoni. La produzione è infatti azzeccata per la proposta musicale e non risulta affatto artificiale.

Apre le danze “Fight”, singolo dal quale è stato tratto anche un video e sin dalle prime note traspare l’attitudine riottosa della band. In questo caso il riff portante del brano, con il suo incedere cadenzato, aggiunge il carico da novanta sua una composizione vincente. Di pregevole fattura anche la parte solista, minimale ma decisamente in your face, come del resto si addice al genere proposto. Con la successiva “Squealers” i ritmi si fanno più incalzanti ed aumentano i bpm. Azzeccata l’idea di accompagnare la strofa con il Wah Wah della chitarra perennemente inserito, soluzione che ritroviamo poi anche nell’assolo. Con “Who We Are” i Red Riot rallentano, ma ciò non si traduce in una battuta d’arresto, perché la velocità viene sacrificata a favore di un sound più Heavy, salvo poi tornare a pestare sull’acceleratore nelle battute finali.

“Fight” è sicuramente un buon inizio, attendiamo di ascoltare i Red Riot sulla lunga distanza per vedere confermata l’ottima impressione iniziale.