Si chiude con una sanzione da circa 2 milioni di euro il procedimento penale a carico di TicketOne ed avviato dall’Antitrust, ovvero Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in relazione alla vendita di biglietti per i principali concerti in Italia negli ultimi anni.
La questione è quella nota del secondary ticketing: il bubbone scoppiato all’indomani della messa in onda di un servizio ad hoc de Le Iene.
– LE IENE: Come funziona davvero il business dei biglietti
Secondo il Garante:
“In particolare, il caso in questione è stato originato da numerose segnalazioni in cui veniva lamentato un repentino esaurimento dei biglietti sul mercato primario e la quasi contestuale vendita degli stessi sul mercato secondario, dove risultavano venduti a prezzi maggiorati. Scopo del procedimento era verificare se il professionista avesse agito con la diligenza propria del suo ruolo di esclusivista per le vendite on line e degli specifici obblighi contrattuali ad esso collegati. Sebbene fisiologicamente negli hot events, la richiesta di biglietti superi l’offerta e malgrado limitate quantità di biglietti risultino confluite direttamente sul mercato secondario a seguito di vendite da parte di un promoter ad un operatore di secondary ticketing – il segnalato rapido esaurirsi dei biglietti on line relativi ai più importanti eventi di spettacolo che si tengono in Italia e la loro presenza in quantità non marginali sul mercato secondario è dipeso anche dalle concrete procedure adottate da Ticketone per la vendita dei biglietti tramite i canali da esso gestiti.
Da questo punto di vista è risultato, infatti, che Ticketone – malgrado fosse tenuto contrattualmente ad predisporre misure antibagarinaggio – non ha adottato efficaci misure dirette a contrastare l’acquisto di biglietti attraverso procedure automatizzate, né ha previsto regole, procedure e vincoli diretti a limitare gli acquisti plurimi di biglietti, né ha effettuato controlli ex post diretti ad annullare tali acquisti plurimi”.
TickeOne ha già annunciato che farà ricorso in quanto ritiene che le accuse mosse sono “inconsistenti e fondate su una incompleta e forviante interpretazione dei fatti”.
Tra gli eventi finiti nella rete del Garante: One Direction, Foo Fighters, Red Hot Chili Peppers, Bruce Springsteen, Renato Zero, Adele, David Gilmour, Coldplay, U2, Ed Sheeran.