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Secondchance: “One by One” – Recensione

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Formatisi nel 2011 i meneghini Secondchance arrivano all’esordio solo 3 anni dopo. E’ infatti del 2014 One by One, Ep di cinque pezzi che sa tanto di antipasto per quello che sarà il loro futuro full-lenght.

Ma noi vogliamo parlare del presente e One by One ci presenta una band che ci diletta col suo modern hard-rock con massicce influenze americane sia di ieri che di oggi (Alterbridge su tutti).

Le canzoni sono ben strutturate e molto orecchiabili, tuttavia non me la sento di promuovere a pieni voti questo EP e le motivazioni sono semplici: ho come l’impressione di trovarmi di fronte una band conscia delle proprie potenzialità ma che troppo spesso alza il piede dall’acceleratore mancando così di intensità.

Se infatti il disco parte bene con l’opener The end e la seguente Hold on, canzoni coinvolgenti e riuscite, ci ritroviamo ahimè le tre canzoni seguenti che denotano un netto cambio di marcia a rallentare; d’accordo con la ballad (Home) che in un disco rock ci sta tutta ma i due ultimi episodi, Nothing but a lie e Silence calls si contraddistinguono per una mancanza di mordente e purtroppo non lasciano il segno.
Altra nota dolente è la produzione, suoni abbastanza confusionari e un po’ artificiosi non aiutano le composizioni ad emergere, dando una generale impressione di freddezza.

La mia non è una bocciatura, è solo un invito a dare di più perchè le potenzialità ci sono tutte, padronanza tecnica, bella voce (Jacopo potrebbe sicuramente far meglio, un po’ più di cattiveria non guasterebbe!) e capacità di scrivere buone melodie.

Per ora rimandati ma il disco nuovo è imminente e lo attendo con ansia con la speranza di poter cancellare tutti i miei dubbi qui espressi.
Coraggio Secondchance, siete giovanissimi, osare è d’obbligo!