Sorrisi e qualità. Un’altra gran bella serata targata Brothel Of Sound, Rock On e Traffic Live Club.
Roma ha riabbracciato Michele Luppi ed i Secret Sphere, ed ha applaudito dei Whisperz in stato di grazia come forse non era mai successo.
La palma d’oro della serata va però ai Galderia ed in particolare ad Andrea Gianangeli, il drummer che ti risolve i problemi! Quando verso la fine del set dei francesi il cantante ha rotto la testata della chitarra è toccato alle sue bacchette e ai suoi piedi mettere su un drum solo memorabile, eseguito come se non stesse aspettando altro dall’inizio della serata!
Sul palco anche i Dharma Storm: ormai loro sono una garanzia per le serate a tema power organizzate al Traffic. Brandy e soci hanno subito elevato l’asticella della qualità della serata, offrendo un risultato costante che ha trovato poi nei Whisperz il momento della potenza vera. Whisperz che tra l’altro si presentavano con una nuova line up, avendo sostituito il batterista Enrico Fortaleza Bagnato con Diego Degli Abbati.
Una serata nel segno del cambio del dietro le pelli. Anche gli ospiti d’onore Secret Sphere hanno presentato ufficialmente il nuovo drummer Marco Lazzarini (Lucky Bastardz) che tanto nuovo non è, ma pare che Lazz faccia ora parte in pianta stabile del supergruppo italiano.
Poco prima che iniziasse il concerto dei Secret qualcuno fuori dai cancelli diceva all’amico: “Adesso sentirai il migliore suono di basso d’Italia”, riferendosi ad Andy Buratto, massiccio come sempre, sigillo di garanzia assieme ad Aldo Lonobile che ha portato sul palco del Traffic il suo segno distintivo: il tapping!
Chi invece non ha potuto esprimersi al meglio è stato Marco Pastorino. Evidente il suo stato d’animo rimesso… Perchè? Perchè non poteva saltare per il poco spazio a disposizione! Bene ha detto Michele Luppi quando lo ha presentato: “Alla chitarra, ai cori e… al salto, Marco Pastorino!”. Qualcosa il buon Marco l’ha comunque fatta, qualche salto ci è uscito come credo sia stato immortalato nella gallery seguente. Menzione d’onore per il tastierista Gabriele Ciaccia, o “Mortino” come lo chiamano i suoi compagni d’avventure, a cui è stato affidato il compito di chiudere con la voce, piuttosto che con le dita, il concerto. Questo perchè Michele Luppi aveva una voglia irrefrenabile di toccarla quella tastiera… E’ il suo luogo sicuro, è quel talento che in molti ignoravano prima che se ne accorgesse Coverdale. Tutti convinti che avesse “solo” una voce da padre eterno: non ha steccato una nota che sia una. Puro talento, ma non lo scopriamo certo oggi. Pura follia: specie per aver costretto Marco Lazzarini a buttarsi tra il pubblico come “pegno” per aver compiuti gli anni alla mezzanotte del 16 aprile. In compenso il buon Lazz è tornato sul palco tutto intero, pronto a spaccare i culi (e le bacchette) come è suo solito fare.
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