È uscito “Fingere di Essere”, nuovo album dei Sinezamia pubblicato da Sliptrick Records.
È un concetto che ha radici profonde nella storia umana, indagato da vari pensatori nel corso dei secoli e in varie forme di scienza e arte. Oggi quel dubbio è ancora più pronunciato. Viviamo in un’era in cui la digitalizzazione e le relazioni virtuali hanno modificato, se non sostituito, le regole della vita sociale. Ciò che viviamo quindi è realtà o una grande illusione? Con “Fingere di essere”, i Sinezamia pongono domande su questo dubbio, specialmente riguardo alle relazioni umane; non danno risposte perché quello che diciamo è vero o falso? “Siamo come il sognatore che sogna e poi vive dentro il sogno”.
L’artwork per l’album è stato estratto da un dettaglio del Muro di Berlino, in cui i volti di persone diverse rappresentano la molteplicità degli esseri umani e l’aspetto che può essere offerto allo sguardo degli altri, enfatizzato ulteriormente dalla divisione sociale e fisica che il Muro stesso rappresenta e ha rappresentato nella storia dell’umanità.
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