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The Extreme Metal Duo: “Look at me, I don’t Have a Mask” – Recensione

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the extreme metal duo

I The Extreme Metal Duo nascono da un’idea di Germano Fazzone (Subliminal Verses) coadiuvato dal produttore Danilo Leone e ci presentano con “Look at me, I Don’t Have A Mask” un Ep senza fronzoli ed in your face senza troppi giri di parole.

Nei sei brani in questione la band vomita sull’ascoltatore tonnellate di metallo pesante che dal punto di vista stilistico hanno componenti Death, Thrash e Deathcore, il cui unico intento sembra essere quello di annichilire chi si avventura nel cammino tracciato dal duo estremo. Nessuno spazio per le melodie, ma solo riff che alternano parti veloci e furenti ad altre più rallentate e dotate di una grande dose di groove, componenti che conferiscono alla release una grossa dose di dinamismo.

Il songwriting non è certo articolato, il fine non è quello di stupire a suon di assoli o riff particolarmente complessi, ma i The Extreme Metal Duo riescono a coinvolgere e trasportare grazie ad una semplicità di fondo che si traduce in immediatezza e concretezza. Non è necessario citare un brano piuttosto che un altro, dal momento che le sei composizioni nella tracklist presentano una continuità stilistica tale da mantenere intatta la tensione emotiva.

I Nostri non indossano maschere, così come recita il titolo dell’Ep, e lo si evince tanto dalla coerenza quanto dalla compattezza sonora. Da auspicare una maggiore cura delle parti vocali ad opera dello stesso Germano Fazzone, che a volte si adagiano su soluzioni che vengono reiterate. Si tratta comunque di particolari che siamo certi verranno migliorati in futuro, in fondo “Look At Me, I Don’t Have A Mask” rappresenta un esperimento ben riuscito, che presenta qualche angolo da smussare, ma che rimane comunque un esempio lodevole di estremismo sonoro.

Sicuramente la band riuscirà a trovare i componenti necessari per far sì che ogni musicista possa dedicarsi al proprio ruolo, migliorando così il quadro generale, rimane il fatto che l’Ep è una mazzata e scorre via senza nemmeno accorgersi del tempo che passa. Un inizio davvero convincente!