“Storie di tour”, sarà in libreria dai primi di novembre il libro d’esordio di Federica “Faith” Sciamanna, pubblicato dalla casa editrice Scatole Parlanti (collana Forme, pp 118, euro 9.90), che verrà presentato in anteprima mercoledì 31 ottobre alle ore 18.30 al 77 in via San Pellegrino, 24 a Viterbo. Modera Gabriele Ludovici, special guest Dave L. Interverranno The Shiver, reduci dal tour europeo di supporto ai finlandesi The Rasmus nel “Dark Matters” tour.
Avete mai provato a calarvi nei panni di un musicista on the road? La vita dei professionisti delle sette note prevede tanti chilometri da macinare tra strade, mari e cieli. Gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo ma permettono di gustarsi ancora meglio l’adrenalina che scaturisce quando, finalmente, avviene il magico contatto col pubblico.
Faith, voce dei The Shiver, in questo “diario di bordo” racconta le vicissitudini – reali! – affrontate dalla band nel corso di un lungo tour che attraversa Belgio, Francia, Regno Unito e la penisola iberica. Tra guasti meccanici e driver improbabili, l’avventura porta con sé tanti eventi indimenticabili e la consapevolezza di aver lottato fino in fondo per guadagnarsi ogni palcoscenico. Sempre nel nome dell’amore per la musica.
Federica Sciamanna è nata a Viterbo nel 1987. Dal 2006 è cantante, autrice e compositrice dei The Shiver e si è esibita con band del calibro di Papa Roach, Misfits, The Ark, God Is An Astronaut e Tarja Turunen. Polistrumentista, ha collaborato con tantissime band italiane e internazionali alla voce, alla chitarra o al synth. Nel 2013 ha fondato la Backstage Academy. “Storie di tour” è la sua prima pubblicazione, già uscita in lingua inglese (“Tour Stories”, Scatole Parlanti, Viterbo 2018).
Estratto
Era buio. Gli altri erano sprofondati in un sonno senza sogni, sfiniti, logorati da tutti i problemi che ci erano caduti addosso.
Quella stanzucola puzzava di piscio e di rancido.
Eravamo lì da almeno un’ora e iniziavo a rendermi conto che avremmo passato tutta la notte in quel posto, non c’erano altre possibilità.
Quella stessa sera, alle undici circa, stavamo transitando in Baviera e procedevamo spediti verso la Francia. Il nostro umore era al top: il concerto a Vienna, in una vecchia stazione riadattata a live club, era stato una bomba.
Il backstage era piccolissimo e per andarci bisognava passare da dietro al bancone del bar; si salivano un paio di rampe di scale per poi accedere a una stanzetta dove si trovavano dei divanetti, messi a quadrato, con un tavolino nel mezzo. Da subito si era capito che nessun musicista fosse interessato a stare là, e il piccolo spazio era stato colonizzato da quella strana razza che sono i cantanti, sempre in cerca di un po’ di pace per schiarirsi le idee e scaldarsi la voce. L’unico eccezionalmente ammesso era Rod, amico degli headliner, i Sea of Sins, che si era unito alla band dopo aver partecipato a una convention di tatuaggi in Germania. In quel trambusto, Rod era l’unico che ci trasmetteva tranquillità. Lui e Mik, il cantante degli S.O.S., mi avevano beccata mentre riposavo su un divano e si erano uniti a me per una birra. Guidati da Rod, ci godemmo una mezz’oretta buona di meditazione e poi via, tutti pronti per il live.
Non avevo cenato ma mi sentivo carica.
Eravamo sempre noi The Shiver i primi a salire sul palco, poi sarebbe toccato ai Defrag, e infine alla band principale.
I Sea of Sins erano molto conosciuti nel loro paese, l’Australia. La loro musica era qualcosa di incredibilmente trascinante e stavano andando davvero forte. Sulla cresta di quest’onda avevano deciso di tentare un tour da headliner nella vecchia Europa. Ogni sera radunavano tra le duecento e le trecento persone e io ero particolarmente felice di poter assistere a tutti i concerti della mia band preferita in assoluto.
Quella sera l’acustica non era delle migliori, ma l’attitudine molto punk di quella vecchia Bahnhof era davvero unica. Come durante i dieci concerti precedenti della tournée, durante il nostro set la gente cominciò a scaldarsi e, nonostante non conoscesse i nostri brani, furono tanti quelli che mi si avvicinarono dopo il live per chiedere informazioni e avere una copia del disco o scattare una foto.
Il mio progetto, The Shiver, è iniziato nel 2006, quando una piccola label indipendente inglese si offrì di pubblicare il nostro primo disco. Conobbi Finch, il batterista, durante un’estate del liceo e lo chiamai a suonare con me l’autunno seguente. Da quel momento ci trovammo d’accordo nel cominciare a suonare dal vivo su ogni tipo di palco. Nel corso degli anni, e degli album che ho scritto, abbiamo cambiato tante line up e abbiamo avuto il piacere di avere come compagni di viaggio molti musicisti bravissimi.
Negli anni successivi sono arrivati i tour grandi, su palchi molto importanti, e in generale possiamo dire che da più di un decennio viaggiamo per l’Europa in lungo e in largo portando in giro la nostra musica.
Tour Stories, english version:
https://www.scatoleparlanti.it/forme/tour-stories/
https://www.ibs.it/tour-stories-libro-federica-sciamanna/e/9788832811087
https://www.lafeltrinelli.it/libri/federica-sciamanna/tour-stories/9788832811087