“Lottiamo tutti i giorni contro l’odio e l’indifferenza di una società che non ci accetta”.
E l’esigenza è talmente forte che la pandemia non ha fatto altro che alimentare questo sentimento, questa voglia di farsi portavoce di un malessere fin troppo diffuso tra le nuove generazioni.
Loro sono gli Outmayr, metalcore band di Rimini, sulla scena dal 2018 con il nome Wasted Youth e sin dagli esordi, la band ha avuto una spiccata sensibilità nel raccontare il disagio di una generazione che sembra combattere invano contro chi avrebbe il dovere di sostenerla ed invece si gira dall’altra parte.
Il nuovo corso è rappresentato da “24/7”, il brano che segna la svolta nella storia della band.
“Abbiamo scritto e registrato nel giro di pochi mesi, suonato nella scena locale e conosciuto decine di gruppi con cui avremmo poi condiviso palchi e serate.
Il problema era il fatto che non avessimo ben chiaro quale messaggio volessimo comunicare a chi ci ascoltasse e questo ci ha spesso portato fuori strada, allontanandoci dai nostri obiettivi iniziali.
Ecco perchè la quarantena, per quanto problematica, è stata per noi una fase necessaria: abbiamo aperto gli occhi e capito di dover dare una nuova forma al nostro progetto.
Per questo motivo, abbiamo deciso di cambiare genere, decisione dettata dal non sentirci più rappresentati dal melodic hardcore con il quale eravamo partiti.
Abbiamo compreso che l’unico modo per poter tirare fuori il nostro meglio era essere noi stessi al 100%.
Il nuovo concept degli Outmayr ha allargato l’ideale di famiglia che abbiamo sempre avuto a tutti coloro che ci ascolteranno e troveranno sostegno o conforto nei nostri messaggi e nella nostra visione.
Noi Outmayr vogliamo essere sia un messaggio di conforto verso chi non pensa di farcela da solo, tanto quanto una denuncia all’odio ingiustificato nel quale oggi viviamo quotidianamente.
“24/7” rappresenta il nostro concept nella sua parte più cruda e spietata, il nostro sfogo verso ciò che ci opprime. Un grido di rabbia da parte delle nuove generazioni che vivono lottando tutti i giorni contro l’odio e l’indifferenza di una società che non li accetta. Che non ci accetta.
Questo video è frutto del nostro duro lavoro e dedizione e rappresenta uno scontro tra generazioni, simulando una seduta tra paziente e psicologo.
Il paziente rappresenta un nuovo e più attuale modo di pensare, fuori da schemi delineati da preconcetti, mentre lo psicologo parla per una società conformista, dove tutto è bianco o nero, senza eccezioni.
Il cappio è una provocazione: rappresenta i pregiudizi, l’odio e la paura usati contro di noi, come arma a doppio taglio. Da qui il nostro motto “fight fire with fire”.
Il sound della traccia è la musica perfetta per esprimere questi concetti: un metalcore graffiante con influenze djent e beatdown. Suoni moderni, dissonanti che culminano in un breakdown da mozzare il fiato.
La voce è uno schiaffo in faccia, tagliente e aggressiva, con un mix di varie tecniche vocali per interpretare al meglio il messaggio del testo.
Questa canzone è solo una parte di quello che siamo: uno dei lati più cupi degli Outmayr”.