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VIDEO DEL GIORNO: “Artifacts” degli Overtures

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Pezzo bellissimo, costruito attorno ad una visione così attuale che in molti potranno rispecchiarvici… probabilmente con una punta di amarezza.
Gli Overtures tornano alla grandissima sulla scena e lo fanno con l’album “Artifacts“, la cui titletrack è il pezzo in questione.
Dice il cantante Michele Guaitoli:

Il video va oltre la musica, come l’intero disco non DEVE rimanere un’album di musica ma un messaggio.
E Aurora Ovan, la regista, e’ stata scelta perchè già dal nome della sua “ditta”, “Breaking Schemes”, non poteva che essere la persona più adatta ad approcciarsi a quello che sono oggi gli Overtures, ossia una band che nel 2016 ha l’ambizione di lasciare qualcosa di personale e un po’ oltre il semplice “gusto” musicale.

Poi si è rivelata una persona professionalissima e capace… tutto di guadagnato.

Gli Artefatti sono ciò che lasciamo, le creazioni che lasciamo nel tempo, le future tracce di noi. Le nostre canzoni sono i nostri Artefatti, come una tua fotografia sul web, un’immagine su una rivista.

Quello che resterà di noi domani, sono le tracce che seminiamo oggi.

Il video vuole chiedere a chi lo guarda, se davvero l’immagine che sta seminando nel suo presente, sarà quello che vorrà sia ricordato di se’ domani.

La storia è un viaggio che parte da un presente superficiale e porta in un futuro conseguente.

Tutto “Artifacts” segue questo concept, in vari campi. La titletrack è il brano che in assoluto musicalmente ha tutte le caratteristiche e le sfaccettature del nostro stile ed il cui testo più che mai marca i punti chiave dell’intero album.
Che non a caso ne prende il titolo.
Siamo schiavi della tecnologia, il cui simbolo è l’elettricità (la lampadina nella copertina), e viviamo come giullari, mascherati di noi stessi, in un presente in bilico.
Fine della conversazione in chat.

VIDEO DEL GIORNO: “Artifacts” degli Overtures

ARTIFACTS

(Lyrics by Michele Guaitoli; music by Marco Falanga & Michele Guaitoli)

Hatred, indifference and distance:
we create and destroy lead by no sense.
Emotions, respect and ambitions:
trivial thoughts in a cradle of anger and cold,

where you don’t belong,
forced to hold on, there,
facing and avoiding your last fall.
Defined and controlled,
you try and give it all
to clean the rusty paint beyond this void.

Time passes by and this cold won’t help our souls to combine.
Grace isn’t meant to survive, and we will face its fail.

When one day we’ll lose the way,
the artifacts we made
only they will remain,
while flesh will decay.

Free your mind!
Like a message from above,
you follow the call below,
you do it everyday..
in silence you obey,
withholding your weak faith,
while the laws of time, unstoppable,
they watch us and prepare the last goodbye.

Time after time we keep searching a sense for our pulse,
but closed in the cage where we hide, we’ll never free our minds.

When one day we’ll lose the way,
the artifacts we made
only they will remain,
while flesh will decay.

(Guitar solo by Marco Falanga)

When one day we’ll lose the way,
the artifacts we made
only they will remain,
while flesh will decay.

Time after time we keep searching a sense for our pulse,
but closed in the cage where we hide, we’ll never free our minds.

When one day we’ll lose the way,
the artifacts we made
only they will remain,
while flesh will decay.