I sei ragazzi di Ajo hanno rilasciato recentemente il loro nuovo singolo “Junkie”. Dopo il brano precedente “Borderline”, un brano più lento e rockeggiante questa volta il sestetto c’è andato più pesante, lasciando sentire le influenze della musica più estrema di alcuni dei loro componenti.
La band ci parla del nuovo singolo e video:
“Junkie” è il nostro nuovo singolo che parla di tossicodipendenza o meglio ancora, di come (ci) si possa rovinare la vita, non solo la propria ma anche quella altrui.
Ci siamo quasi sentiti in dovere di dir la nostra su una tematica sociale che continua a rimanere attuale, che continua a mietere vittime in maniera silenziosa e con numeri importanti; perché non la si dovrebbe vedere con preoccupazione soltanto con le morti, ma anche e sopratutto con le persone che ne diventano schiave e diventano un disagio per loro stessi e per chi li circonda, spesso senza che ci sia consapevolezza di come si agisce.
Per quanto riguarda l’aspetto musicale del brano abbiamo voluto “spingere” un po’ di più dei precedenti singoli, sempre cercando di mantenere l’aspetto groovoso del genere, senza discostarci troppo da ciò che lo caratterizza, pur lasciando trasparire velatamente alcuni aspetti della musica estrema che fanno parte del bagaglio musicale di alcuni dei nostri componenti.
Per il video, invece, abbiamo voluto arricchire il playing con un piccolo B-Roll che provasse a trasmettere la sensazione di soffocamento.
Abbiamo anche voluto utilizzare una maschera che non fa parte del nostro lotto solito (quasi) ma ne è l’evoluzione, definiamola così, la maschera principale di quella che è probabilmente la più importante manifestazione di cultura e tradizione della Sardegna, “Sa Sartiglia” (evento che meriterebbe un lunghissimo articolo solo per sé e che invitiamo, a chiunque fosse interessato, a cercare informazioni su di questa online o per chi avesse la possibilità, venire in Sardegna per ammirarla personalmente! Scusate la parentesi, ma alla fine uno degli obiettivi della band è anche quello di promuovere il nostro territorio!) ed è la maschera che viene affiancata da una quasi identica (quella che noi della band utilizziamo alla voce), questo per spiegare rapidamente a chi non conosce la storia sarda cosa differenzia le due maschere presenti nel video.
Sempre per la mini parte che abbiamo recitato nel video volevamo rappresentare la tentazione/la dipendenza, con una figura che in questo caso è stata il nostro amato “cinghiale” ( “su murronazzu” nel carnevale), il percussionista della band facendo un piccolo riferimento ad uno dei nostri film preferiti che non citiamo, ma è chiarissimo ai più!
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