Dopo l’uscita di “Hikikomori”, la band deathcore Bleed Someone Dry torna con una nuova dose di roba pesante con “Replicant”, nuovo singolo disponibile su tutte le piattaforme digitali in collaborazione con Superbia Music Group.
La canzone approfondisce le profondità della crisi esistenziale e della confusione identitaria, descrivendo una toccante narrazione di tumulto interiore. Con temi ricorrenti di scoperta di sé e una domanda inquietante: “Chi diavolo sono?” – i testi svelano una profonda esplorazione dell’identità personale. L’uso metaforico di “replicante” introduce un elemento di artificialità o replica, aggiungendo uno strato di complessità alla narrazione tematica.
“Il nostro secondo nuovo singolo ‘Replicant’ presenta un suono molto diverso dal precedente, ‘Hikikomori’, pubblicato tre mesi fa. La nostra intenzione con questo pezzo, infatti, era quella di esplorare un mood meno aggressivo rispetto a quello sopra citato, privilegiando riff inquietanti e angoscianti che descrivono appieno l’ossessione del soggetto protagonista che non riesce più a identificarsi con il suo vero sé. “Chi diavolo sono?” è la domanda che questo individuo si ritrova a porre incessantemente, cercando disperatamente una risposta, mentre nella sua mente diventa sempre più convincente l’ipotesi che qualcun altro stia prendendo il suo posto, la sua vita, la sua identità. Volevamo un suono che elevasse questo disagio, questa sofferenza. Avevamo in mente l’immagine di questa persona estremamente confusa, incapace di distinguere la realtà dall’immaginazione, il vero dal falso e abbiamo cercato di trasferire tutte queste sensazioni in musica, in riff che si incastrano tra loro con variazioni improvvise. Siamo molto soddisfatti del risultato e di quanto abbiamo prodotto, sia per quanto riguarda il tema affrontato, sia dal punto di vista prettamente musicale. Speriamo di continuare e sviluppare il lavoro fatto con ‘Hikikomori’, e di ricevere lo stesso feedback positivo che abbiamo ricevuto con l’ultima traccia!”.
“Replicant” è stato registrato e mixato al The Grid Europe da Jonathan Mazzeo, master di Christian Donaldson (Suffocation, Shadow Of Intent, Ingested…) e video diretto da Mattia Baldanzi.