I Voltumna giungono al secondo album con “Disciplina Estrusca” e sfornano un prodotto disumano, perfetto e chirurgico, atmosferico e violento allo stesso tempo, un concentrato di Black/Death Metal di pregevole fattura.
La band di Viterbo appare matura e con le idee ben chiare, nelle dodici tracce che compongono la tracklist, inclusa la cover di “Black Metal” dei Venom, i nostri calano un insieme di brani costituiti da una fortissima tensione emotiva, rafforzata da toni epici che impreziosiscono il tappeto musicale nevrotico. Sin dalle prime note di “Roma Delenda Est” è facile rimanere a bocca aperta, l’ascoltatore viene investito dalla potenza di un suono corposo, da riff granitici che alternano passaggi velocissimi, scanditi da blast beats fulminanti, ad altri più cadenzati e ragionati.
Il sound è pienamente riconoscibile, dal momento che i tratti principali rimangono inalterati per tutta la durata dell’album. Il lavoro svolto dalla chitarra è sicuramente in primo piano, grazie soprattutto ad un riff indiavolato, che non disdegna breakdown che sconfinano in territori non propriamente Black Metal, come incipit e battute finali della title track “Disciplina Etrusca”. Il tappeto musicale viene sorretto da un drumming dinamico e cristallino, confrequenti accelerazioni che spezzano le parti più lente e cadenzate, il drummer Augur è una vera e propria macchina da guerra. La voce di Zilath Meklhum si inserisce alla perfezione in questo contesto, con urla lancinanti e sofferte che fanno il paio con passaggi cavernicoli.
Da menzionare anche gli inserimenti delle tastiere, per nulla invasivi, che riesco a porre l’accento sui frangenti meno blasfemi del platter. I Voltumna non mirano infatti ad annichilire chi si addentra nei meandri della loro “Disciplina Etrusca”, ma riescono con disinvoltura a catturare l’attenzione anche quanto i toni si abbassano, come nella breve strumentale “Bellerofonte”.
Se vogliamo trovare un termine di paragone, possiamo citare i Behemoth di Nergal, soprattutto nei toni epici e maestosi delle composizioni, ma ai Voltumna questo accostamento calzerà sicuramente stretto, dal momento che loro dimostrano di aver appreso la lezione impartita dai mostri sacri per poi proporre una rivisitazione personale e moderna del genere.
“Disciplina Etrusca” non è un album che verrà apprezzato esclusivamente dagli amanti del Black Metal, è sicuramente destinato ad un pubblico ben più ampio, un lavoro magistrale.